RTOS a confronto 2025: FreeRTOS vs Zephyr vs ThreadX

RTOS a confronto 2025: FreeRTOS vs Zephyr vs ThreadX

Introduzione

La scelta dell’RTOS è una decisione strategica che influenza architettura, time-to-market, certificazioni e costi di manutenzione. FreeRTOS, Zephyr e ThreadX coprono quasi tutti gli scenari: dal sensore ultra-low-power alla piattaforma connessa con stack complessi, fino ai sistemi safety-critical. FreeRTOS resta il “minimo comune denominatore” per MCU a risorse contenute e integrazione cloud con AWS; Zephyr si afferma come ecosistema open, modulare e sicuro, sostenuto da una fondazione vendor-neutral; ThreadX, oggi nel progetto Eclipse, punta a determinismo e disponibilità di componenti integrati per domini regolamentati.

Contesto e governance: perché contano

FreeRTOS è distribuito con licenza MIT e include kernel e librerie per scheduler, code e connettività cloud. La semplicità della licenza e la documentazione estesa ne facilitano l’adozione in prodotti commerciali e in progetti accademici.

Zephyr è un progetto sostenuto dalla Linux Foundation, con un modello di sviluppo aperto e cicli LTS. Negli ultimi anni ha investito in supply-chain security (SBOM), processi CVE e roadmap orientata a certificabilità e auditabilità, elementi che lo rendono appetibile anche nei settori regolamentati.

ThreadX ha completato la transizione da Azure RTOS a Eclipse ThreadX, abbracciando un modello open-source sotto la Eclipse Foundation. Mantiene la suite storica di middleware (NetX Duo, FileX, USBX, GUIX) e si posiziona come soluzione industriale con focus sulla certificazione e la governance vendor-neutral.

Impronta, modello di concorrenza e determinismo

In scenari MCU entry-level, FreeRTOS rimane l’opzione più leggera. Il kernel essenziale e le primitive di sincronizzazione permettono latenze contenute e prevedibili, ideali per applicazioni semplici ma sensibili al tempo.

Zephyr propone un kernel minimale estendibile con moduli opzionali. L’approccio modulare consente di scalare da dispositivi IoT a sistemi multicore, con API coese e un ecosistema di driver standardizzati. Le ultime release hanno introdotto miglioramenti di performance e un primo supporto a Rust.

ThreadX si distingue per determinismo e maturità industriale. L’integrazione stretta con middleware proprietari consente cicli di validazione affidabili e performance prevedibili, fondamentali in settori safety-critical.

Un aspetto critico discusso in letteratura recente è il Diminishing Bandwidth Problem, descritto da Mazen Arakji nel paper “RTOS Architectures that Solve the Diminishing Bandwidth Problem” . Negli RTOS tradizionali, l’inserimento dei task in strutture interne come Ready List, Blocked List o Delay List avviene con gli interrupt disabilitati. Poiché queste strutture sono spesso implementate come liste ordinate, il tempo necessario cresce linearmente con il numero di task. Ciò può ridurre la banda effettivamente gestibile da una periferica e, in condizioni limite, portare a perdita di dati.

Alcuni RTOS proprietari e certificati adottano architetture alternative (ad esempio le soluzioni Defer Structure, Barriers and Requests o Strictly Atomic proposte da Arakji) per mitigare il problema. Nel mondo microcontrollori, invece, si tende ad accettare il compromesso privilegiando strutture semplici, footprint ridotto e il supporto dell’hardware: DMA, FIFO e meccanismi di deferred work riducono l’impatto delle sezioni critiche. Nei contesti safety-critical, infine, la scelta ricade più spesso su RTOS certificati come SafeRTOS, QNX o Integrity, che offrono garanzie di determinismo anche in condizioni estreme.

Toolchain e developer experience

FreeRTOS si integra nei flussi dei vendor: gli sviluppatori sfruttano tool come STM32CubeIDE o ESP-IDF, dove FreeRTOS è fornito di default. Questo approccio riduce la barriera di ingresso, ma la coerenza tra ambienti dipende dal produttore.

Zephyr punta a un flusso unificato basato su CMake, Kconfig e Devicetree. Questo consente di generare un artefatto unico (kernel + applicazione + moduli) e facilita la CI/CD. Tale coerenza è un vantaggio in progetti multi-board e in contesti industriali.

ThreadX offre documentazione e strumenti maturi, con esempi e suite integrate. Il passaggio a Eclipse ha reso più accessibile codice e issue tracker, favorendo processi moderni di audit e integrazione.

Connettività e protocolli: Thread, Matter, Wi-Fi, BLE

FreeRTOS offre librerie cloud-ready e si integra con moduli AWS IoT ExpressLink, riducendo complessità e time-to-market in soluzioni IoT connesse.

Zephyr integra OpenThread e supporta board pronte per Thread e Matter. Questa scelta lo rende il candidato ideale per smart-home, dispositivi industriali connessi e soluzioni interoperabili.

ThreadX include NetX Duo per networking IPv4/IPv6 e supporta protocolli sicuri per applicazioni con requisiti deterministici elevati.

Sicurezza, aggiornabilità e compliance

FreeRTOS consente di aggiungere librerie TLS, MQTT e OTA in funzione delle necessità. L’elasticità permette di adattare footprint e sicurezza a seconda del progetto.

Zephyr investe in sicurezza by design: processi CVE, SBOM conformi a SPDX e un Security Response Team garantiscono tracciabilità e compliance. Le versioni LTS rafforzano supply-chain security e favoriscono audit.

ThreadX si posiziona come soluzione adatta a domini regolamentati. La sua storia di adozione in medicale, avionica e automotive lo rende un candidato naturale per progetti safety-critical.

Ecosistemi, community e notizie 2024–2025

FreeRTOS conferma la sua posizione come RTOS di riferimento per MCU entry-level e prodotti IoT collegati ad AWS, mantenendo la semplicità di licenza e ampia community.

Zephyr ha introdotto nuove release (4.0/4.1) con focus su prestazioni, storage e supporto a Rust. La partecipazione a conferenze come Ecosystem Partner conferma una community in rapida crescita.

ThreadX ha reso open-source la release 6.4.1 sotto Eclipse, consolidando il focus su certificazione e creando una rete di partner industriali dedicata.

Tabella di sintesi

Aspetto FreeRTOS Zephyr ThreadX
Licenza & governance MIT, supporto AWS, adozione vastissima Apache 2.0, Linux Foundation, LTS e SBOM Open-source sotto Eclipse, focus safety
Toolchain Integrato nei vendor SDK Build unificata con CMake/Kconfig Suite documentata e integrata
Networking & IoT Librerie + ExpressLink verso AWS OpenThread, Thread/Matter nativi NetX Duo IPv4/IPv6 integrato
Sicurezza & compliance Modulare, librerie TLS/OTA PSIRT, CVE, SBOM, LTS Certificabile in domini safety-critical

Conclusioni

La scelta di un RTOS nel 2025 dipende da vincoli e priorità. FreeRTOS resta l’opzione ideale per semplicità, footprint ridotto e integrazione con AWS IoT. Zephyr si afferma come alternativa moderna, sicura e modulare, perfetta per progetti con connettività avanzata e necessità di compliance. ThreadX, con la sua storia industriale e ora governance open, continua a essere il riferimento nei contesti safety-critical.

Non esiste un RTOS “migliore in assoluto”: la decisione corretta dipende dal bilanciamento tra risorse disponibili, requisiti di sicurezza, protocolli necessari e certificazioni richieste. L’importante è valutare il ciclo di vita del progetto e scegliere una piattaforma in grado di sostenere crescita ed evoluzione tecnologica nei prossimi anni.

Riferimenti ufficiali (link esterni)

FreeRTOS – freertos.orgLicensingIntegrazione AWSAWS IoT ExpressLink

Zephyr – zephyrproject.orgBuild & ConfigOpenThread/ThreadZephyr Docs

Eclipse ThreadX – github.com/eclipse-threadxFAQ ufficialeSuite storica

Hai bisogno di un RTOS affidabile?

Silicon LogiX ti supporta nella scelta e integrazione di FreeRTOS, Zephyr o ThreadX per sistemi embedded e IoT, con attenzione a real-time, sicurezza e conformità normativa.

Contattami
← Torna a tutte le news